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Samkhyakarika – Le strofe del Samkhya

Samkhyakarika – Le strofe del Samkhya  (T) Isvarakrsna – Ed. Asram Vidya – Pagine 160

Le strofe del Samkhya racchiude in poche pagine la cosmologia che farà da base teoretica allo Yoga.

Gli stessi aforismi Yoga di Patanjali vengono spesso descritti come le prescrizioni di autodisciplina atte a perseguire e realizzare la conoscenza maturata dal Samkhya.

Molti ritengono questa visione del mondo atea, a differenza di quella teistica propria dello Yoga.

Di certo, la filosofia Samkhya fu la prima scuola filosofica che sviluppò il tema del rapporto tra il Sé e il non Sé, già presente nelle Upanishad.

La volontà di superare la sofferenza viene indicata come il movente della speculazione filosofica del Samkhya: “A causa dell’oppressione dovuta al dolore, che è triplice, nasce il desiderio di conoscere i mezzi atti a reprimere tale oppressione” e sostanzialmente tutta la successiva filosofia orientale sarà dominata dal tema della sofferenza e avrà come scopo dichiarato il suo superamento.

Corrado Pensa che ne ha curato la traduzione ha scelto tra i commentari più accreditati quello di Gaudapada* perché: “…scarno, essenziale e nel complesso chiaro, anche se talvolta può patire eccessiva concisione” e risulta più adatto a chi è a digiuno dei sistemi filosofici indiani.

*Gaudapada è stato un religioso indiano dell’VIII secolo d.C. Maestro spirituale, probabilmente originario del Kashmir o del Bengala, è noto per essere stato il primo autore conosciuto dell’Advaita Vedānta e il fondatore della dottrina Ajati Vada.

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